Bimbo di 10 anni tenta suicidio a causa rimprovero

bimbo_demotivatoBimbo di 10 anni tenta suicidio a causa rimprovero: i genitori possono causare delusione, inadeguatezza, sconforto da spingere a rifiutare la vita?

 

Quali potrebbero essere le cause e cosa possiamo fare per evitare tanta violenza rivolta sia contro se stessi che contro gli altri? Perchè un bimbo di 10 anni tenta il suicidio a causa di un rimprovero?

 

Sembra che stia diventando sempre più difficile interagire in modo costruttivo con gli altri siano questi il partner, i figli, i colleghi.

 

La vita frenetica, le mille incombenze quotidiane, la crisi di valori umani, sociale ed economica generano stress, rabbia che riversiamo contro noi stessi o contro gli altri e ci negano il tempo di riflettere sulle conseguenze che in taluni casi possono rivelarsi anche molto gravi, come quelle dei fatti che ormai accadono ogni giorno in un clima di rassegnazione e indifferenza generale capace di relegarli velocemente nell’oblio.

 

Queste sono le cause della violenza o ne sono gli effetti? Perchè un bimbo di 10 anni tenta il suicidio a causa di un rimprovero?

 

C’è da dire che spesso, magari inconsapevolmente, mettiamo dei blocchi alla nostra comunicazione e ciò può generare nell’altro incomprensioni, frustrazioni, conflitti che a lungo andare possono diventare irrisolvibili e causare l’insorgere di problematiche.

 

Capita, a volte, che non riusciamo ad esprimere ciò che sentiamo veramente, perché, per esempio abbiamo paura di essere giudicati, o di diventare vulnerabili, o peggio ancora ci sentiamo ridicoli, mentre, invece, parlare con il ‘cuore in mano’ potrebbe evitare di farci dire cose inesatte e facilitarci il dialogo. Perchè un bimbo di 10 anni tenta il suicidio a causa di un rimprovero?

 

L’organizzazione Mondiale della Sanità ha indicato che lo sviluppo etico e morale dell’individuo e dell’umanità basato sul rispetto dei diritti e sull’osservanza dei doveri, si gioca sul riconoscimento delle emozioni e sul come comunicarle ed ha invitato tutti i Paesi a prendere provvedimenti in tal senso.

 

Appare chiaro che, purtroppo, quel che manca nel nostro Paese è anche un serio programma volto a educare le nuove generazioni a interagire in modo costruttivo con gli altri, che sia efficace a far coniugare la didattica appresa con la costruzione di relazioni interpersonali gratificanti per entrare a fare parte della società in modo responsabile.

 

Istituzioni, politica, media, aziende fanno orecchie da mercante e alle tante parole, enunciati e simili che profondono magari in fase pre-elettorali o finalizzati a fare marketing, non fanno seguire fatti concreti, quali quelli della Onlus Bambino Oggi…Uomo Domani che dal 2009 sta realizzando nelle scuole. È facile immaginare quanti ostacoli di ordine morale, psicologico ed economico si devono superare!

 

Fare i fatti vuol dire fare esercitare e allenare come si fa in una palestra, genitori e insegnanti sulle tecniche di ascolto e di comunicazione empatica da trasmettere poi ai bambini, ma naturalmente da utilizzare anche con il partner i colleghi e chiunque altro. In pratica operare come nel classico “prendere due piccioni con una fava”: occuparsi si dei bambini, ma anche dei loro adulti di riferimento. Progetto Comunichiamo PositivaMente

 

Questa è una soluzione: cosa vogliamo fare seguitare a ignorarla o rimboccarci tutti le maniche?

 

Orietta Matteucci

 

Bimbo di 10 anni tenta suicidio a causa rimprovero: i genitori possono causare delusione, inadeguatezza, sconforto da spingere a rifiutare la vita?

 

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