Bugie si bugie no

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Imparare a dire la verità rende liberi e fa sentire più forti.

 

Fin dai tempi antichi la menzogna, dire le bugie, ha sempre accompagnato l’uomo. Si mente su ogni cosa, non esiste un campo particolare.

 

A volte si tratta di bugie innocue, che servono semplicemente a nascondere le proprie inadeguatezze o a proteggere i sentimenti, o a mantenere la propria autostima, in altre si tratta di veri e propri inganni e truffe.

 

Si può mentire con il partner, con i figli, al lavoro, con gli amici, con gli amanti, può capitare perfino che  per molti questo comportamento diventi addirittura un’arte.

 

Interessante, ma da tempo risaputa, è la notizia che gli uomini sono propensi ad esagerare sul numero delle loro conquiste sessuali, mentre alcune ricerche mostrano che le donne tendono, invece, a ridurre il numero delle loro esperienze.

 

Le cause di queste bugie sono di ordine sociale. L’uomo tende a esagerare la sua virilità…infatti, la pubblicità è l’anima del commercio! Mentre la donna è costretta a sminuire il numero delle relazioni, perché potrebbe essere considerata negativamente. Appare chiaro che nessuno dei due può comportarsi liberamente.

 

Si mente in diverse altre circostanze. Si omette la verità girandoci attorno con risposte che poco o nulla hanno a che vedere con la realtà dei fatti. A volte si versano lacrime strumentali, di coccodrillo, si lanciano finti sorrisi a chi non va proprio giù!

 

Mentire, dunque, fa parte del vasto repertorio dell’inganno umano.

 

In un articolo pubblicato tempo fa su Mente & Cervello veniva posta una domanda: perché siamo così pronti a mentire? la risposta: “ perché funziona!”.

 

Mentire aiuta, mentire a se stessi aiuta ad esaltare o inventare proprie qualità, ad accettarsi anche se ci si comporta scorrettamente, aiuta a semplificare le interazioni sociali,  a stringere amicizie. Ma permette anche di manipolare gli altri, di ingannare.

 

Qualche tempo fa è stato dimostrato che molti adolescenti che raggiungono la popolarità tra i coetanei, sono anche più bravi ad inventarsi storie e successi. Mentire, in qualche modo funziona e può rivelarsi un passepartout per raggiungere il successo amoroso, sociale e professionale.

 

Il motivo principale per cui si sarebbe così bravi a ingannare gli altri, è che si è bravi a ingannare a se stessi.

 

Paradossalmente, se si accusano gli altri di mentire, ci si dimentica di saper mentire. Le bugie e i raggiri subiti dagli altri restano impressi a fuoco nella memoria, mentre le proprie bugie scivolano dalle labbra così facilmente che spesso non si riconoscono più per quel che sono.

 

I bugiardi esistono perchè esistono persone che credono alle loro bugie.

 

Perché si crede alle bugie?

 

Molte persone non hanno una natura sospettosa, non si aspettano una bugia e, a volte,  si sentono gratificate da quello che viene loro detto o si sentono lusingate o confortate. Tendono a pensare che le informazioni più diffuse siano vere e se si prova a smentirle, si ottiene di rafforzarle ancor di più come vere.

 

Va da sé che tutto ciò diventa molto  interessante per i bugiardi!

 

Le bugie procurano  vantaggi almeno momentanei, ma questi vantaggi migliorano veramente la vita?  Forse, potrebbe dimostrarsi più facile che dire la verità, ma, sicuramente la conseguenza è che ci si allontana sempre di più dal vero sé.

 

Si può scoprire un bugiardo?

 

Alcuni indizi: pause troppo lunghe e frequenti, l’esitazione, le non parole ehm, uhm, ecc. e le ripetizioni. Se il tempo che passa da quando la domanda viene formulata alla risposta è poco, la bugia probabilmente è stata già costruita e la persona cercherà di dirla in fretta, se invece il tempo è più lungo la sta costruendo.

 

Colui che mente evita lo sguardo di chi sta interagendo con lui, diventa sfuggente e non risponde alle domande o vi risponde con altre domande o cambiando argomento inserendo parole negative e alternando continuamente passato e presente.

 

Più che la comunicazione non verbale, può aiutare a scoprire un bugiardo il tono della sua voce.  In caso di rabbia e paura, di solito è abbastanza acuto e il parlare è molto veloce. In caso di tristezza e dispiacere  il tono è più basso e le parole sono rallentate.

 

A volte il corpo non appare d’accordo con l’esposizione dei fatti per esempio si nega a parole e con la testa si afferma, o vicerversa.

 

Dietro una bugia si nasconde un’emozione e le emozioni sono il principio di tutto, l’energia della vita. Si possono anche reprimere, ma prima o poi riemergono attraverso il corpo, disturbi fisici e falsano la comunicazione dando origine a incomprensioni, frustrazioni, conflitti.

 

Forse nella nostra storia abbiamo incontrato persone che ci hanno mentito e per questo ci hanno procurato un dolore.

 

Forse,  il bisogno di continuare a credere alle bugie e quindi anche alle promesse, alle illusioni è originato dalla mancanza del coraggio di mettersi in discussione, di riconoscere i propri limiti.

 

“Dico bugie agli altri perché così soffrirò di meno e accetto bugie dagli altri così non soffrirò”. Anche se in realtà, prima o poi, scoperto l’inganno, si continuerà a soffrire.

 

In conclusione, imparare a dire la verità rende liberi, fortifica e aiuta a vivere meglio.

 

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