Capricci dei bambini usare fermezza e calma

Capricci dei bambini usare fermezza e calma. I bambini fanno capricci per attirare l’attenzione degli adulti meglio usare fermezza e calma

capricci_dei_bambini_usare_fermezza_calmaFare capricci è il modo…infantile dei bambini per cercare di soddisfare i desideri, per dominare o richiamare l’attenzione, non è un segnale di forza di volontà o di un brutto carattere.

bambini oggi sembrano intrattabili, irragionevoli, disubbidienti, aggressivi e refrattari alle regole delle buone maniere fino a trasformarsi addirittura in ribelli e piccoli tiranni.

C’è da dire che i bambini piccoli sono per natura egocentrici, si sentono onnipotenti, non tollerano le frustrazioni e vogliono fare solo le cose che piacciono loro. I loro atteggiamenti scontrosi mettono spesso a dura prova la pazienza dei genitori e sono capaci a volte, di generare perfino sensi di colpa.

Sta ai genitori dopo aver verificato che i capricci non nascondano dei disturbi fisici, usare fermezza e calma per aiutarli a diventare persone  capaci di essere tolleranti e altruiste.

Dare regole appare la strategia migliore, sono sufficienti poche norme, per esempio fare i compiti, rimettere in ordine i giocattoli, si mangia seduti, si va letto alla tale ora, ma sulle quali non si discute.

Si può chiudere un occhio se il bambino vuole usare la forchetta al posto del cucchiaio, indossare sempre le stesse scarpe, ascoltare la stessa favola: per lui sono punti di riferimento su cui contare.

Insomma fargli comprendere che ci sono cose su cui non si transige e altre su cui si può aprire una trattativa, sempre con calma, magari offrendo un’alternativa interessante come un oggetto curioso o un’attività piacevole, evitando ovviamente di offrire caramelle o premi purché la smetta.

In certi casi appare inutile dare spiegazioni del tipo mangia la minestra perché nel mondo ci sono tanti bambini che muoiono di fame, oppure troppi dolci fanno male alla digestione. Sono argomenti che a lui non interessano, è meglio dire un no fermo mantenendo un tono di voce tranquillizzante, ignorando le sue richieste e lasciandogli sfogare la rabbia.

D’altra parte attraverso i loro no i bambini cercano di affermare la loro identità, il bisogno di autonomia, il diritto di esplorare il mondo e di fare esperienza. Per questo si ribellano alle attenzioni dei genitori che impediscono di esaudire i loro desideri.

Inoltre c’è da dire che “non allontanarti”, “non sporcarti”, “non toccare” sono di certo raccomandazioni amorevoli, ma con le quali, tuttavia in realtà, stiamo comunicando che non abbiamo fiducia in loro e nelle loro possibilità.

Scenate a tavola, come comportarsi? Cercare di prevenirle, spegnendo la televisione e i cellulari, creando un’atmosfera serena, poi concedere i cibi preferiti in piccole porzioni, senza costringerli a mangiare ciò che non vogliono, coinvolgerli nella preparazione e guarnizione dei cibi e trovare argomenti in cui possano dire la loro opinione.

Sono piccoli accorgimenti che significano dare ai bambini la giusta attenzione e vicinanza ed è proprio ciò che serve per far sì che tensioni e malumori non trovino spazio.

Certo non è facile mantenere la calma quando dopo una dura giornata di lavoro e di altre incombenze, si è stanchi e magari si avrebbe bisogno di riposare. Una soluzione ci sarebbe: i bambini capiscono perfettamente le situazioni e si può tranquillamente dire loro che si ha bisogno di isolarsi per poco tempo, a volte bastano i classici dieci minuti, per ricaricarsi di energia e poi tornare a occuparsi di loro, ascoltare i loro bisogni, i loro sogni, giocare con loro. Potrà sembrare un rimedio troppo semplicistico, ma…provare non costa nulla!

Orma

I commenti sono chiusi.