La dura verità

La Dura Verità

La Dura verità. Costruire l’intesa uomo-donna è possibile? La Dura Verità interessante e divertente film di Robert Luketic ha ispirato l’articolo.

 

La dura verità Il rapporto uomo-donna

Il film La Dura Verità e diversi studi sul dialogo uomo-donna indicano che per molti uomini la mente femminile è qualche cosa di misteriosamente illogico. Non è che le donne non usino la logica, non seguono la stessa logica maschile. In campo affettivo, per costruire una relazione basata sui sentimenti, una donna vorrebbe da un uomo considerazione, protezione, sicurezza, rispetto e prestanza fisica. Un uomo vorrebbe femminilità, semplicità, intelligenza, senso dell’umorismo, ovviamente la bellezza. Il bisogno di protezione è un bisogno basilare dell’essere umano che inizia dalla nascita e prosegue per tutta la vita. Diviene più forte quando siamo in una situazione rischiosa o in cui ci si sente fragili.  Anche per le persone  autonome e responsabili, sentirsi protette vuol dire sapere di poter fare affidamento sull’altro o sull’altra in caso di bisogno. Questa consapevolezza, infatti, è capace di generare anche uno stato d’animo di felicità.

 

La dura verità le emozioni

Molte donne sono da sempre allenate a parlare di emozioni e ad esprimere sentimenti e stati d’animo. Molti uomini, invece, crescono ancora perfino reprimendoli considerandoli roba da femmine. Le bambine crescono generalmente giocando con le bambole, si inseriscono in un mondo affettivo anche se, crescendo, a volte, sviluppano poi rivalità. I bambini giocano ponendosi subito in competizione fra loro e non parlano di ciò che provano e sentono.  Il cervello di un uomo può isolare in compartimenti stagni l’amore e il sesso, così che l’amore è amore e il sesso è solo sesso. Per la donna, di solito, il sesso equivale all’amore.  Per l’uomo, quindi, prima verrebbe il sesso e poi l’amore, per la donna in contrario: come sintonizzarsi?

 

La dura verità La relazione

Le relazioni interpersonali sono rapporti basati su amore, amicizia, lavoro, sport, ma non tutto fila liscio come si vorrebbe e si generano incomprensioni e litigi. Conoscere le rispettive differenze biologiche e comportamentali potrebbe aiutare a capire, capirsi e crescere puntando più su ruoli complementari, sulla cooperazione, anziché sulla competizione spregiudicata. Ogni giorno, si litiga spesso per questioni futili, la comunicazione si blocca aumenta la distanza, rendendo difficile l’espressione di sentimenti e stati d’animo. Questo impedisce il riconoscimento e la comprensione di comportamenti naturali quale una semplice richiesta di attenzione, generando discussioni violente anche gravi.

 

La dura verità Costruire l’intesa

Saper ascoltare con il cuore e con il cervello è la prima capacità fondamentale. Come si fa? Per esempio silenziando il cellulare, sgombrando in quel momento la mente dai vari pensieri, evitando di giudicare, dare soluzioni. Mettersi nei panni dell’altro, guardarlo negli occhi, riconoscerne le emozioni permetterà di creare un clima distensivo di fiducia. L’altra capacità è l’empatia l’abilità necessaria per interagire in modo appropriato con gli altri e con il Pianeta che ci ospita. Le persone empatiche riescono a vedere come in uno specchio i sentimenti e le emozioni dell’altro, ma senza lasciarsi sopraffare. Comunicheranno così positivamente e con gentilezza dando aiuto se richiesto e se si è capaci di darlo.

 

La dura verità L’Empatia

L’empatia è una delle 10 abilità chiave per la vita. Il problema nasce dal fatto che non si tratta di doti innate, ma di capacità che andrebbero apprese e sviluppate facendo pratica a partire dall’infanzia. Un progetto complicato da realizzare che fa pensare alla trappola del circolo vizioso del cane che si morde la coda. Come si può avviare un progetto che riguarda l’apprendimento delle abilità chiave della vita se non si possiedono queste abilità per comprenderne l’importanza?

 

Orietta Matteucci

 

 

 

 

 

 

 

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