Comportamenti buoni e cattivi dei bambini

 

comportamenti_dei_bambiniComportamenti buoni e cattivi dei bambini. Dedicare del tempo libero da incombenze e conflitti è un investimento sicuro per costruire sane… relazioni.

 

Di solito notiamo di più i comportamenti cattivi dei bambini che quelli buoni e loro potrebbero  pensare che solo i cattivi sono capaci di attirare  l’attenzione.

 

Dare attenzione ad un bambino non significa lodare o criticare un suo comportamento, significa semplicemente fargli notare quel comportamento e prenderne atto senza soffermarsi a fare commenti. In questo modo si riconosce al bambino responsabilità, si ammettono nel caso errori occasionali, si dimostra di essere disponibili a scherzare e alla critica costruttiva.

 

Elogiare per elogiare non serve, perché di solito i bambini non hanno bisogno di lodi che accrescano il loro orgoglio, bensì hanno bisogno di riconoscimenti e affermazioni che li aiutino a identificare se stessi.

 

Dare attenzione positiva motiva il bambino a superare le difficoltà, a risolvere i problemi, a lavorare per raggiungere i risultati prefissati e quindi per essere correttamente notato da genitori che rispettano la sua personalità e lo tengono in considerazione.

 

Cosa significa dare attenzione positiva?

 

Per esempio, capita che esaminando i compiti venga naturale sottolineare soltanto gli errori, con il risultato che con il tempo, il bambino si può sentire  svalutato e reagire male diventando particolarmente disubbidiente o ribelle.

 

Per modificare  comportamenti cattivi o difficili un genitore può cambiare il modo di interagire con il figlio focalizzando, per esempio, la sua attenzione  sui compiti eseguiti bene senza dare pareri o soffermarsi sugli errori. Un arco di tempo di tre o quattro settimane  di questa strategia, permetterà di comprendere se si è sulla strada giusta.

 

Gli adulti si guadagnano rispetto agli occhi dei bambini mantenendo il controllo senza urlare o fare scenate, senza lodare in continuazione e mostrandosi per quello che si è compresi pregi e difetti.

 

Stare con i bambini non significa stare con loro mentre giocano a pallacanestro o nuotano: stare con loro significa condividere insieme del tempo in una specifica attività piacevole, quale dipingere, costruire una macchina, guardare un film, viaggiare in auto magari chiacchierando su argomenti che potrebbero apparirci inutili, ma che invece per un bambino sono importantissimi.

 

Significa staccare in quei momenti il cellulare, spegnere radio e TV rilassarsi insieme a loro, ascoltare razionalmente ed emotivamente ciò che hanno da dire. I bambini parlano quando si sentono sicuri di poterlo fare e non quando è il momento opportuno per il genitore.

 

Per questo è importante esserci quando hanno voglia di parlare, perché dedicare del tempo “neutro” cioè libero da incombenze e conflitti non solo dimostra loro che sono davvero importanti per i genitori, ma è anche un sicuro investimento per costruire relazioni sane, per la corretta crescita, per insegnare a gestire le frustrazioni, per evitare che covino rabbia e che una volta cresciuti incorrano in comportamenti antisociali.

 

Orma

Comportamenti buoni e cattivi dei bambini

 

 

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