Come Diventare un Genitore Sufficientemente Buono

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Il genitore perfetto non esiste e meno male! Per lo psicanalista Donald Winnicot un genitore dovrebbe essere sufficientemente buono.

 

 

La perfezione non solo non è di questo mondo, ma può causare disturbi comportamentali tra cui l’ansia da prestazione specialmente nei genitori di oggi, più informati di quelli di ieri, più consapevoli delle responsabilità del loro ruolo, che presi dalle mille incombenze quotidiane sono a ragione preoccupati di non riuscire a svolgere in tempo e bene tutte le incombenze della giornata. L’atteggiamento delle madri verso i figli è regolato dal vissuto emotivo inconscio nato e sviluppato durante la loro stessa infanzia, vissuto di cui solo in parte sono consapevoli e che, quindi, è complicato da controllare e gestire efficacemente per educare al meglio i figli (John Bowlby 1956). Si consultano testi, manuali nella speranza di scoprire quale è il metodo migliore per allevare i figli eppure si continuano a commettere errori! E’ importante imparare cosa fare, ma soprattutto come farlo!

 

Caratteristiche di un genitore sufficientemente buono:

1)Evita di essere perfetto: i figli non vogliono genitori perfetti, anzi se a volte li scoprono imperfetti ne sono felici, perché vedono una figura più facilmente superabile, si sentono liberi di sbagliare, di imparare dai propri errori per poter diventare ciò che sono realmente e non un clone dei loro genitori.

2)Lascia che facciano le proprie esperienze anche sbagliando: a volte, inconsapevolmente, notiamo solo i pericoli e gli eventi negativi, quindi cerchiamo di proteggerli con il risultato di impedire loro di fare esperienze, sia positive che negative.

3) Punta sulla qualità del tempo da passare insieme e non sulla quantità: è inutile colpevolizzarsi per il poco tempo che resta a disposizione, è preferibile godersi serenamente e pienamente i momenti in cui si sta insieme

4) Ascolta evitando di giudicare, consigliare e dare soluzioni: comprende emozioni, bisogni, desideri e aiuta a trovare la loro soluzione.

5) Riconosce gli sbagli e sa chiedere scusa: può essere efficace riconoscere i propri sbagli con molta naturalezza, anche riparando se necessario. Il figlio imparerà che anche lui può sbagliare e che deve chiedere scusa.

6) Regala pochi giocattoli preferendo cose utili

7) Rassicura sull’amore incondizionato che si prova le frustrazioni: una volta soddisfatto il bisogno d’amore il bambino potrà affrontare le normali frustrazioni della vita quotidiana e imparare a gestirle in modo costruttivo.

8)Ha fiducia nelle risorse e nelle capacità dei figli incoraggiandoli a fare da soli, accetta con naturalezza che manifestino egoismo, invidia, provocazione, cupidigia, collera … e le naturali emozioni di paura, rabbia, tristezza, gioia.

 

Nei primissimi anni di vita del bambino vengono poste le basi della sua personalità e che da queste dipenderà  la sua sana crescita e integrazione nella società. Molti genitori e anche molti insegnanti forse si sentono disorientati dal loro compito educativo, si tratta di sviluppare le abilità chiave per la vita e non ci sarebbe nulla di sconveniente a cercare aiuto in tal senso!

Orma

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