Educazione arma potente per cambiare il mondo

Educazione arma potente per cambiare il mondo

 

L’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo è l’Educazione. Usiamola! Nelson Mandela. Ognuno di noi può constatare che molte persone, ogni giorno, si arrabbiano, dicono parolacce, litigano fra loro, perfino per questioni futili. Questo avviene in un clima di rassegnazione e indifferenza generale in cui si verificano forme di abusi, violenza, degrado anche gravissimi.

 

I Social

L’utilizzo dei social, inoltre, come strumento di comunicazione ha presto rivelato il suo volto meno benevolo generando narcisismo, egocentrismo e relazioni interpersonali illusorie e superficiali. Le relazioni dal vivo, face to face, invece, possono, aprire a una delle esperienze umane più intense e autentiche. Esperienze dove è possibile vivere si, le più grandi gioie, ma anche le maggiori sofferenze.

 

La buona notizia

La buona notizia è che nel momento in cui si entra in una fase di crisi è oltre che comprensibile scientificamente, anche modificabile. Questo è un processo complesso, che vede le persone prendere dei grandi rischi emotivi. Tuttavia, se completato permetterà di dar vita a una spirale di fiducia e una relazione piena di emozioni positive, accedendo a livelli diversi di felicità.

 

La soluzione

Indici come il QI o il successo scolastico non sono più considerati sufficienti per definire il grado di adattamento sociale degli individui. È necessario possedere anche le Life Skills, le abilità chiave per la vita utili a sviluppare l’Intelligenza Emotiva. Questo permetterà di inserirsi educatamente nella vita di tutti i giorni interagendo in modo appropriato con gli altri e il Pianeta che ci ospita. Insegnare fin dall’infanzia le abilità chiave significa poter costruire un futuro migliore e cambiare il Mondo. Abilità chiave, tuttavia, gli adulti, a partire da genitori e insegnanti, dovrebbero acquisirne per primi la padronanza per trasmetterle poi alle nuove generazioni. Il percorso sarà come quando si vuole diventare chirurgo, ingegnere, magistrato, idraulico, guidare un’automobile, ballare, svolgere con competenza qualunque professione o attività.

 

Come fare

Attuare programmi concreti in tal senso potrebbe essere complicato. Non c’è abbastanza percezione del disagio sociale, esiste egocentrismo, diffidenza, paura di mettersi in gioco, distacco, persino assuefazione ai fatti negativi che accadono ogni giorno. A volte sembra di vivere come un analfabetismo emozionale. Ma i problemi non riguardano solo il vicino di casa, vivono con noi e non ce ne accorgiamo! Per superare questi e altri ostacoli occorre incoraggiare il senso di responsabilità di ciascun cittadino. Occorre il forte coinvolgimento di Istituzioni, Enti, Media, Marketing, Finanza affinché puntino fortemente sull’applicazione di programmi educativi idonei a cambiare il Mondo!

Orietta Matteucci

 

 

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ALCUNE TESTIMONIANZE DI GENITORI E INSEGNANTI rilasciate su schede o durante rprese TV, che hanno partecipato ai laboratori che l’Associazione Bambino Oggi…Uomo Domani ha proposto nel corso degli anni nelle scuole:

 

La Preside Elena Sonnino dell’Istituto Comprensivo Vibio Mariano: Ho accolto con entusiasmo un progetto di prevenzione importante in un mondo in cui i rapporti familiari diventano sempre più difficili, complessi, dove i bambini sono protetti anche troppo, ma non ascoltati.

 

Alcuni insegnanti dell’Istituto Comprensivo Piazza Filattiera hanno suggerito: un programma di lavoro centrato sulle classi riguardo comunicazione e relazione. A.C.; è un tipo di esercitazioni e di confronti che andrebbero svolti con continuità B.P.; fare più simulazioni di confronti, di dialogo P.S.; maggiori informazioni ed esercitazioni pratiche. D.D.

 

Da una lettera di un padre: Mi sono avvicinato agli incontri con un misto di diffidenza e presunzione credendo che fosse l’ennesima lezione sul rapporto genitori figli che non avrebbe aggiunto alcunché a quelle che erano già le mie conoscenze ed esperienze. Già dopo il primo incontro ho realizzato che c’era qualcosa di diverso, convinzione che si è rafforzata in seguito…hanno puntato il dito su di noi, spostando il baricentro del problema o meglio ribaltandolo dai soliti schemi che ci vengono propinati vuoi dalla televisione, vuoi dai numerosissimi esperti che trovi dovunque… Gli incontri che si sono susseguiti sono stati per quanto mi riguarda di un intensità e di un interesse che non mi sarei mai immaginato…Il rapporto con i nostri figli è uno dei pochi tesori che ci restano come genitore ed è un peccato sprecarlo…A.DA Istituto Comprensivo Gandhi.

 

Da Genitori e Insegnanti

Riconoscere le proprie emozioni, sofferenze, bisogni, frustrazioni permette, infatti, di comprendere quelli dei bambini, ma anche del partner e degli altri. Tutto ciò significa costruire relazioni più empatiche. A.D.A. dall’Istituto Comprensivo Gandhi; Un’ottima esperienza, grazie alla quale ho messo a fuoco i punti critici della relazione genitoriale. S.C. dall’Istituto Comprensivo Gandhi;

 

Ho imparato a gestire le mie emozioni. La comunicazione con i bambini è migliorata. M. dall’Istituto Comprensivo Borgoncini Duca;

 

Ho imparato a riconoscere le mie emozioni e a percepirle nelle scelte della vita quotidiana. G. dall’Istituto Comprensivo Pirgotele; Ho apprezzato molto non sentirmi giudicata ed essere riuscita a condividere con altri genitori le mie esperienze, spesso simili alle loro. M.P. dall’Istituto Comprensivo Gandhi; Ho imparato a guardare ciò che accade da una nuova prospettiva, quella delle emozioni. G. dall’Istituto Comprensivo Pirgotele; Grazie a quest’esperienza sto imparando a gestire in modo più sereno il mio rapporto con i figli. Li ascolto in modo diverso, cerco di capire le loro emozioni. S. dall’Istituto Comprensivo Matteo Ricci;

 

L’impegno per il futuro sarà di riuscire a praticare l’ascolto attivo nella quotidianità. I.C. dall’Istituto Comprensivo Matteo Ricci; Lo consiglio ad ogni genitore G.B. dall’Istituto Comprensivo. I.C. Borgoncini Duca; Spero si possa ripetere il prossimo anno. P.R. dall’Istituto Comprensivo Borgoncini Duca; Ho apprezzato il modo di farci arrivare da soli alle soluzioni, senza imposizioni, ora riesco più spesso a far confidare mio figlio, sono più in ascolto. R. dall’Istituto Comprensivo Borgoncini Duca; Ogni volta che partecipavamo uscivo con tanta voglia di relazionarmi in modo diverso; questo mi dava tanta gioia. E. dall’Istituto Comprensivo Matteo Ricci;

 

Ho apprezzato la verifica e il confronto con problemi analoghi di altri genitori. C.G. dall’Istituto Comprensivo Matteo Ricci; Un percorso speciale, importante. D.S. dall’Istituto Comprensivo Pirgotele; Eccellente la spontaneità e l’unione tra tutti i partecipanti. C.C.dall’Istituto Comprensivo P.zza Gola; Ora presto molta più attenzione alle emozioni dei figli. C. dall’Istituto Comprensivo Pirgotele; Ora riesco più spesso a far confidare mio figlio, sono più in ascolto. R. dall’Istituto Comprensivo Borgoncini Duca; Questi progetti dovrebbero essere più frequenti. Io li ho soprannominati -salvavita- V. dall’Istituto Comprensivo Borgoncini Duca;

 

Mi piacerebbe approfondire tutto! Fare un percorso che mi dia più strumenti, più consapevolezza, dunque più serenità nel rapporto con i ragazzi e con il partner. G.B. dall’Istituto Comprensivo Vibio Mariano; Ho imparato a gestire le mie emozioni, la comunicazione è migliorata. M. dall’Istituto Comprensivo Borgoncini Duca; Non ci hanno dato una bacchetta magica, ma gli strumenti per comunicare efficacemente. T. dall’Istituto Comprensivo Vibio Mariano; Prima ascoltavo razionalmente, ora ascolto anche emotivamente. S. dall’Istituto Comprensivo Vibio Mariano; Ho apprezzato molto il lavorare sulla identificazione delle emozioni e le reazioni collegate. V. G., La capacità di analisi dei rapporti interpersonali. B.G., la consapevolezza di poter modificare risposte e atteggiamenti. A.C. dall’Istituto Comprensivo Piazza Filattiera.

 

 

 

 

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