Nomofobia, la Paura del Terzo Millennio

Nomofobia_paura_terzo_millennioNomofobia, la Paura del Terzo Millennio. Si tratta della Nomofobia la paura di separarsi dal proprio cellulare e di restare sconnessi.

 

Nel giro di pochi anni è comparsa una nuova forma di paura che ha preso il nome di Nomofobia, la paura di separarsi dal proprio cellulare e di restare sconnessi da un mondo spesso virtuale.

 

Uno studio sull’effetto che la separazione dal proprio cellulare ha sull’emotività è stato pubblicato nel gennaio 2015 da un’equipe di psicologi delle Università della Florida, dell’Oklaoma e dell’Indiana.

 

A metà percorso di un test, con una scusa, i ricercatori hanno annunciato agli studenti che dovevano separarsi dal loro cellulare e ne è risultato un aumento significativo dell’ansia, del ritmo cardiaco, del livello della pressione arteriosa e una diminuzione significativa del rendimento al test, condizionando la prova anche dal punto di vista psicologico, visto che c’era chi trovava scuse per rimanere sempre connesso, lamentandosi, per esempio, del fatto che stava aspettando o che avrebbe potuto ricevere una telefonata importante.

 

Il telefono, in pratica, è diventato “un’estensione di se stessi” e l’essere umano è sempre più dipendente dalla tecnologia. Non è raro vedere le persone tenere in mano nervosamente e meccanicamente il cellulare, quasi come la “coperta di Linus”, un oggetto sostituto in grado di allentare ogni tensione, una specie di antistress al contrario visto che lo alimenta, proprio lo stress!

 

Sta diventando sempre più complicato stare soli con se stessi, neppure per un tempo brevissimo, sempre più difficile ritrovare il proprio “Sé”, comprendere le proprie emozioni e i propri veri bisogni, sembra perfino che ciò faccia paura.

 

Per molti “connettersi” è l’ultima azione prima di andare a dormire e la prima quando si svegliano.

 

Per questo il bisogno di essere continuamente connessi sta diventando una fobia, neanche se fossimo nel deserto, mentre in realtà, magari, siamo semplicemente scesi a buttare la spazzatura!

 

Insomma appare chiaro che quando questa connessione viene meno andiamo in crisi, ci sentiamo perduti, incapaci quasi di provare una propria individualità.

 

L’essere umano sta andando in questa direzione a gran velocità, stiamo diventando sempre più egocentrici, narcisisti e quando qualcuno afferma che può smettere quando vorrà, in realtà, mentre lo afferma, è già preda di un qualcosa che non lascerà andare tanto facilmente.

 

E i maggiori risvolti negativi si hanno soprattutto nelle relazioni affettive di coppia e con i figli, quando non ci si sente compresi, riconosciuti e si generano incomprensioni, frustrazioni,conflitti che a lungo andare diventano irrisolvibili e causa di problematiche anche gravi tipo bullismo, separazioni, violenza, corruzione.

 

 

Propongo una prova per testare il nostro grado di “Nomofobia”, proviamo a stare un giorno senza cellulare… proviamo a restare soli con noi stessi a esplorare i nostri pensieri, ad ascoltarci nel profondo, esplorare le nostre qualità positive e quelle negative …all’inizio potrebbe farci sentire ridicoli o creare ansia, ma, di certo, è una buona opportunità non solo per fare un uso responsabile della tecnologia, ma anche e soprattutto, per interagire in modo costruttivo con gli altri. Vi va?

 

Orma

 

Nomofobia, la Paura del Terzo Millennio. Si tratta della Nomofobia la paura di separarsi dal proprio cellulare e di restare sconnessi.

 

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