Si sta verificando un fenomeno quello di alcuni bambini e figli unici cresciuti in un nucleo familiare formato prevalentemente da adulti per i quali può essere complicato entrare nel mondo infantile, gestirne e valorizzarne la vivacità.
Come si comportano oggi questi bambini?
–sembrano molto determinati a ottenere gli oggetti dei loro desideri
–si stancano subito dei regali
–sono insoddisfatti e vogliono sempre altro
–sono sempre collegati ai loro smartphone e tablet.
–si rimpinzano di dolci, patatine, hamburger ecc.
–dicono parolacce, gettano rifiuti in terra, in aula, nelle strade, imbrattano i muri, compiono atti vandalici e altro.
Insomma non appaiono proprio comportamenti esemplari e per genitori diventa sempre più difficile contenerli. In passato i genitori erano autoritari. I figli crescevano sotto il segno del devi, le regole erano chiare e dovevano essere rispettate, altrimenti scattavano le punizioni. I regali venivano offerti solo in poche rituali circostanze e se ci si era comportati bene. Questo tipo di educazione con l’evoluzione dei tempi e della società ha generato insoddisfazione e frustrazione fino a fare insorgere ribellioni e contestazioni. Oggi diversi genitori sono diventati fin troppo permissivi, sono assorbiti da mille incombenze quotidiane che tolgono loro le energie necessarie per usare fermezza e dialogo mentre i figli, invece, hanno tutte quelle che occorrono per sfinire e ottenere quello che vogliono.
Alcuni genitori sia per concedere quello che gli è mancato, sia presi dai sensi di colpa per il poco tempo che dedicano ai figli, finiscono per cedere e fanno troppi regali e concessioni. Capita, perfino, che alcuni separati o divorziati, cerchino rassicurazioni dai figli, li considerino amici, raccontano avventure e disavventure amorose cercandone la complicità. Oppure di fronte a un brutto voto, lo considerano come una ferita alla propria immagine, difendono spregiudicatamente il figlio davanti all’insegnante danneggiando e rompendo quel patto di fiducia che nel passato legava famiglia e scuola.
In questo scenario, può apparire complicato porre regole e soprattutto farle rispettare, così i bambini sembra stiano perdendo il punto di riferimento educativo più importante e nel cercare l’attenzione ad ogni costo stanno diventando come tiranni, non sanno assumersi le proprie responsabilità, fare sacrifici, rispettare gli altri e il mondo che li circonda.
Cosa fare dunque? E’ il tempo dell’autorevolezza per generare fiducia in sè e nelle regole da porre con un atteggiamento partecipativo e di negoziazione anche sulle sanzioni, dosare fermezza e comprensione in una gradevole atmosfera. Tutto ciò eviterà atteggiamenti tirannici, genererà autostima e i figli potranno considerare i genitori un solido e duraturo punto di riferimento.
OrMa