Shopping frenetico genera nevrosi

shopping_freneticoShopping frenetico genera nevrosi. Socializzare, pensare positivo, coltivare relazioni intime, evitare di preoccuparsi per un nonnulla alimentano la felicita
Siamo preda di un subdolo meccanismo biologico che ci rende incontentabili, in quanto i nostri cervelli non sono stati programmati per mantenere a lungo uno stato di felicità. Sembra che lo shopping frenetico genera nevrosi : che fare dunque?
Dopo un secolo dedicato a studiare le sofferenze umane, gli psicologi hanno scoperto la felicità. Purtroppo non c’è n’è molta in giro, ed è per questo che se ne parla tanto. I primi studi sulla felicità sono stati fatti negli anni 60, quando si comincia a capire che il boom economico non cancella le nevrosi, anzi forse le genera.
Sembra che lo shopping frenetico genera nevrosi. Sono stati fatti degli studi dove vengono trovate delle tecniche per correggere gli atteggiamenti che alimentano l’infelicità. Socializzare, pensare positivo, coltivare le relazioni intime ed evitare di preoccuparsi per un nonnulla sono solo alcune di queste.
Ad esempio è stato chiesto a degli ansiosi di appuntare su un quaderno le loro preoccupazioni: rileggendole dopo una settimana scoprono che molte di queste erano infondate e che con un po’ di esercizio possono imparare che non è il caso di preoccuparsi tanto. Inoltre si è dimostrato che sposati e conviventi sono decisamente più felici di quanti vivono da soli ed altre ricerche confermano che felicità ed un comportamento estroverso vanno di pari passo.
Dunque si può imparare ad essere felici? Anche introversi e malinconici possono trarre piacere da un hobby, dall’amicizia e dalle relazioni umane, spesso hanno solo bisogno che qualcuno gli ricordi che ci sono cose piacevoli cui dedicare tempo e energia.
Si è verificato che offrendo ad un gruppo di bambini un vassoio di dolcetti misti e permettendogli di prenderne due, questi sceglievano per primo il loro preferito, poi uno diverso. Anche se le cose non sono cosi semplici, ci sono piaceri che una volta assaporati perdono il loro fascino; altri che non ci stancano mai e altri ancora come le nostre pietanze preferite che dobbiamo concederci di tanto in tanto se non vogliamo che perdano sapore.
La novità è sicuramente un aspetto importante della felicità, ma l’elemento essenziale non è trovarla per esempio nello shopping frenetico ma nell’opportunità di cimentarsi con prove sempre nuove. Lo shopping frenetico genera nevrosi.
La necessità di conoscere e sperimentare cose nuove è certamente un elemento importante per la nostra specie. Forse molta dell’odierna infelicità dipende anche dal fatto che le sfide quotidiane che attiravano l’uomo delle caverne, combattere, procurarsi il cibo, conquistare una compagna, non hanno più senso nel mondo in cui viviamo oggi.
Ossia, detto in altri termini, siamo programmati per desiderare cose che non ci interessano  veramente, come ricchezza e potere. Ma soprattutto sembra che siamo preda di un subdolo meccanismo biologico che ci rende incontentabili, in quanto i nostri cervelli non sono stati programmati per mantenere a lungo uno stato di felicità.
fonte  italiasalute.it Luigi Mastronardi

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