Smartphone ossessione o dipendenza?

smartphone-ossessione-e-dipendenzaSmartphone ossessione o dipendenza? Molte persone passano del tempo con persone che possono anche non essere amici nella vita reale a scapito di relazioni consolidate.

 

La nostra relazione ossessiva con la tecnologia. In questo articolo, il dr. Larry Rosen su www.huffingtonpost.com, studioso da oltre 30 anni della “psicologia della tecnologia parla del fenomeno più rilevante degli ultimi tempi, l’uso dello smartphone. Ossessione o dipendenza? vediamo cosa ne pensa.

 

Sono un osservatore cronico della gente, che è probabilmente il motivo per cui ho iniziato il college pensando che sarei diventato un insegnante di matematica e l’ho finito per diventare un laureato in psicologia. Negli ultimi 30 e più anni, ho studiato la “psicologia della tecnologia”. Ho sempre avuto una visione fortemente positiva circa l’impatto che essa ha nella nostra cultura, e tutto il mio lavoro è stato al servizio di vedere come possiamo prendere il meglio da queste meravigliose invenzioni. Dagli inizi di Internet, con il rapido aumento del WWW, dei computer portatili, degli smartphone, dei tablet e altro, ora abbiamo il mondo a portata di mano ogni volta che vogliamo e ovunque ci troviamo.

 

Ultimamente, però, ho assistito a qualcosa che mi turba profondamente. NON RIUSCIAMO A TENERE I NOSTRI SMARTPHONE LONTANO DALLA NOSTRA VISTA  PER PIU’ DI UN MINUTO O DUE. Alcune persone chiamano questo comportamento una dipendenza. Altri la chiamano un’ossessione. Tuttavia, vi è una differenza importante tra le due definizioni. Dipendenza significa che state portando il vostro cervello a rilasciare neurotrasmettitori che avete imparato portano a esperienze piacevoli. L’ ossessione coinvolge i neurotrasmettitori, ma quei prodotti chimici sono associati a sintomi di stress e ansia. Quando siamo dipendenti da qualcosa ci sforziamo per ottenerla rispetto al piacere che porta. Quando siamo ossessionati da qualcosa ci sforziamo di ridurre le molecole di ansia nel nostro cervello. Personalmente, penso che la nostra costante ossessione per la tecnologia – l’ossessione è un disturbo caratteristico dell’ansia – è in gran parte costruito sulla ricerca di riduzione dell’ansia e molto poco sul guadagno del piacere. Proprio come Jack Nicholson continuava a fare attività ripetitive in Qualcosa è cambiato ci sembra di fare lo stesso con i nostri smartphone.

 

Ad esempio, quante volte avete visto qualcuno toccare la propria tasca e sorridere, essendo stato rassicurato che il suo telefono era ancora in un luogo sicuro e a portata di mano? Quante volte avete provato una sensazione di “fantasma di vibrazione” in cui si sentiva un formicolio vicino alla vostra tasca – o dovunque teniate il vostro telefono – solo per scoprire che, piuttosto che l’avviso o la notifica sul cellulare quello che avevate sentito erano solo alcuni neuroni vicino alla superficie della pelle che davano dei segnali? Qualche anno fa avrei immediatamente grattato la parte, ora sono estremamente deluso dal fatto che è solo un prurito.

 

Camminando intorno a Times Square in vacanza, non ho potuto trovare una persona che non guardasse un telefono, anche coloro che viaggiavano con altri. I miei amici di tutto il mondo mi dicono che vedono gli stessi comportamenti. L’altro giorno nella sala da pranzo al mio campus ho visto una giovane donna mangiare il pranzo con il suo supervisore, prendere il telefono mentre parlava e controllare la sua e-mail. E la parte più interessante è che lui continuava a parlare con lei e non sembrava offeso affatto.

 

La scorsa estate ho fatto un viaggio con mia figlia e visitato alcuni dei paesaggi più belli degli Stati Uniti attraversando quattro parchi nazionali occidentali. Un giorno abbiamo percorso tutta la strada fino a Inspiration Point (nello Yosemite Park, ndt.) solo per scoprire che, nella torre di avvistamento lassù quasi ogni escursionista stava guardando verso il basso piuttosto che verso la magnifica visuale. E coloro che guardavano erano intenti a scattare foto invece di guardare e sperimentare la magnifica vista. Dubito che si possa avere la stessa esperienza della natura attraverso quella piccola lente. Quelli che stavano girando i video avranno lo stesso piacere rivivendo le riprese piuttosto che viverle? Avranno anche nel futuro il tempo di guardare di nuovo i video? Un’altra osservazione interessante e un po ‘preoccupante, è che molte persone giovani e  molte di quelle più anziane, portano il loro telefono in mano. Spesso gli chiedo il perché e la risposta è sempre la stessa: “Cosi, io so immediatamente quando ricevo un sms o una email o quando qualcuno mi manda dei messaggi su social media”. Credo che utilizzare un secondo o due per prendere quel telefono da una tasca o in borsa non sia un’esperienza abbastanza veloce nel nostro mondo ricco di tecnologia.

 

E trovo divertente (e un po ‘sconcertante) che le persone trovino delle scuse per prendere del tempo con persone che possono anche non essere amici nella vita reale a scapito di relazioni consolidate. Mi piace andare a cena fuori con gli amici e mi sento sconcertato di quante persone mettano il loro telefono sul tavolo e alla sua vibrazione interrompono tutto ciò che stanno facendo e toccano alcuni tasti, per poi tornare alla conversazione chiedendo spesso: “Che cosa mi sono perso?” Alcune persone chiamano questo comportamento FOMO -Fear of Missing Out (Paura di restare fuori, ndt.) – ma scegliendo di non perdere il loro mondo sociale virtuale sono carenti sul loro mondo sociale reale presente.

 

Un’altra evidenza della ossessione si manifesta quando si avvicina il momento di andare a dormire. Le persone tengono i loro telefoni accesi per tutta la notte, anche se tutta la ricerca mostra che questo porta alla diminuzione di produzione della melatonina e crea difficoltà a dormire. Tre quarti degli adolescenti e giovani adulti dormono con il loro telefono cellulare accanto al loro letto con il suono o con la vibrazione accesi, e si svegliano più volte a notte per controllare gli avvisi in arrivo. Questo disturba il nostro ciclo di sonno, che poi danneggia gli importanti processi di pulizia notturna che il nostro cervello richiede e che vengono sviluppati nel processo del sonno.

 

Credo ancora nel grande beneficio che la tecnologia porta al nostro mondo, ma spero sinceramente che quello che stiamo vedendo è solo un’altra oscillazione del pendolo in cui diventiamo così entusiasti di qualcosa di nuovo e che siamo portati a usare ossessivamente. Sapendo che questo processo con il  passare del tempo diventa meno affascinante e che venga usato di meno, almeno fino alla prossima cosa nuova che arriverà nel nostro mondo causando una nuova oscillazione.

 

Ma l’osservatore che è in me scuote la testa e si chiede se il pendolo abbia raggiunto il suo apice, e che cosa ne sarà del nostro rapporto con il mondo e con le persone “reali” che lo abitano.

 

Io rimango ottimista.

da tecnologiainpsicologiaclinica.it

 

Smartphone ossessione o dipendenza? Molte persone passano del tempo con persone che possono anche non essere amici nella vita reale a scapito di relazioni consolidate.

 

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