Testimonianza di un Genitore

Testimonianza-genitoreTestimonianza di un genitore

 

Dai nostri laboratori centrati sull’acquisizione delle abilità chiave della vita e offerti nelle scuole a genitori e insegnanti, ci sono giunte molte testimonianze (alcune sono indicate in fondo a questo link )

 

La partecipazione dei padri non è consistente come potrebbe esserlo, ma quando partecipano lasciano il segno! Una lettera è stata molto significativa e con vero piacere la pubblichiamo.

 

 

Gentile Orietta Matteucci,

le scrivo perché ci tengo ad esporle il mio pensiero sul lavoro che state svolgendo con noi genitori nelle scuole dei nostri figli.

 

Mi sono avvicinato agli incontri con un misto di diffidenza e presunzione credendo che fosse l’ennesima lezione sul rapporto genitori figli che non avrebbe aggiunto alcunché a quelle che erano già le mie conoscenze ed esperienze.

 

Già dopo il primo incontro ho realizzato che c’era qualcosa di diverso, convinzione che si è rafforzata in seguito, soprattutto con la grande capacità e affabilità dei professionisti nella relazione di aiuto nel condurci nel viaggio più difficile che un essere umano possa compiere e cioè quello attraverso se stesso.

 

Pensavo che ci avrebbero introdotto nell’esplorazione della psiche e dei comportamenti del bambino e invece hanno puntato il dito su di noi, spostando il baricentro del problema o meglio ribaltandolo dai soliti schemi che ci vengono propinati vuoi dalla televisione, vuoi dai numerosissimi esperti che trovi dovunque.

 

“Ma come?! Sono venuto a parlare dei problemi dei miei figli e questi parlano di me?! Boh!”

 

Gli incontri che si sono susseguiti sono stati per quanto mi riguarda di un intensità e di un interesse che non mi sarei mai immaginato: si è parlato dell’interruzione degli automatismi, abbiamo descritto le nostre emozioni facendo nel contempo agganci con il nostro passato, si è sperimentata l’empatia con i nostri figli cercando di andare a scovare nel nostro cervello emozioni analoghe a quelle dei nostri piccoli sino a condividerne con loro gli stessi sentimenti, provando a veicolarli instaurando un canale di comunicazione.

 

A cosa mi è servito tutto ciò? Ho capito una cosa fondamentale e cioè che, differentemente da ciò che afferma Nanni Moretti nel film “Caro Diario” e cioè: “Il dottore ha detto che dipende da me e se dipende da me già so che non ce la farò”, io mi sento di affermare che: “So che dipende da me e se dipende da me ce la devo fare!”.

 

Il rapporto con i nostri figli è uno dei pochi tesori che ci restano come genitore ed è un peccato sprecarlo.

 

Prima, al termine della giornata andavo a letto con un forte sensazione di frustrazione e di rimorso perché guardando i miei bimbi mentre dormivano pensavo che fosse stata l’ennesima giornata “persa”, non essendo riuscito a dargli l’amore che meritano, ora vado a letto con il cuore in pace.

 

GRAZIE DI VERO CUORE!

 

Antonio

Istituto Comprensivo Mahatma Gandhi

 

 

 

Testimonianza di un genitore

 

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