10 Intuizioni per Capire Psicologia e Tecnologia

10_Intuizioni_Per_Capire_Il_Rapporto_Tra_Psicologia_E_Tecnologia1-648x43010 Intuizioni per capire il rapporto tra psicologia e tecnologia di Romeo Lippi

 

Il 3 Ottobre 2015 si è svolto il convegno “TECNOLOGIA IN PSICOLOGIA CLINICA”, iniziativa volta a gettare luce sui legami tra le nuove tecnologie e la branca della psicologia che si occupa di diagnosi e cura.

 

Ci siamo andati e abbiamo raccolto le intuizioni dei relatori per capire lo sviluppo futuro del rapporto tra mente e macchina.

 

  1. “C’è una tecnologia che salva, che non si sostituisce all’individuo ma aumenta le sue possibilità.” Dr. Ivano Spano

 

  1. “Essere sempre connessi ha creato la paura di perdersi qualcosa, per questo controlliamo sempre lo smartphone; questo sovraccarico d’informazioni crea stress permanente a ansia.” Dr. Edoardo Giusti

 

  1. “Non è più possibile che ci sia negli accademici un pensiero dicotomico sulla tecnologia: da una parte chi ne è entusiasta e dall’altra chi dice che sono tutte stupidaggini; bisogna avere sulla tecnologia un pensiero PRATICO, analizzare vantaggi e limiti e capire se i limiti sono superabili.” Dr. Francesco Avallone

 

  1. “Lo smartphone sostituisce l’oggetto transizionale, simbolizza il rapporto Madre-Bimbo; i bambini entrano nel mio studio di psicoterapia portandosi il cellulare appresso, perché gli dà sicurezza.” Dr.ssa Michela De Luca

 

  1. “Nella formazione online, l’utente non vuole più essere passivo ma contribuire al patrimonio formativo, non solo con i testi ma mettendo in gioco se stesso, ad esempio con un video” Dr. Giorgio Lais

 

  1. “Se vuoi fare business con le nuove tecnologie non puoi andare troppo al risparmio; se poi il sistema non funziona sono guai. Ecco perché dobbiamo investire sulla qualità.” Dr. ssa Laura Piccinini

 

  1. “Sono uno psicoterapeuta che ha avuto una formazione totalmente in presenza; ora mi piace lavorare sia in presenza che a distanza.” Dr. Antonio Iannazzo

 

  1. “Mi dovevo trasferire in un’altra Regione. Ma come fare con i pazienti che avevano ancora un percorso di psicoterapia aperto? Lavorare con le sedute online mi ha permesso di continuare con loro la terapia.” Dr. ssa Maura Locatelli

 

  1. “Ho creato la prima app dedicata alla psicoterapia di coppia; così da permettere ai partner di giocare giorno per giorno.” Dr. Andrea Pagani

 

  1. “Tra una seduta e l’altra, i pazienti usano sempre di più Whatsapp per comunicare con il terapeuta; addirittura mi capita che mi venga richiesto il primo appuntamento con un messaggio su questa app.” Dr. Grazia Spera

 

Per finire il video di sintesi del convegno

 

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