Audizioni protette del minore

Audizioni protette del minore. Dal Convegno organizzato dalla Squadra Mobile di Roma emerge che i bambini chiedono una famiglia

ascolto_dei_minori_convegnoQuesto è quanto è emerso  dal Convegno ‘L’ascolto del minore: un anno di audizioni protette’ tenutosi  a Roma nella sala Parisi della Scuola Superiore di Polizia e organizzato dalla Squadra Mobile e dall’ufficio Sanitario della Questura di Roma.
Tre sessioni diverse hanno affrontato il problema dei minori vittime di reato; tre giornalisti hanno moderato gli interventi degli ospiti: Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera, Carla Massi de il Messaggero e Massimo Lugli di Repubblica.

Di particolare interesse l’elaborazione da parte del personale della squadra mobile e dei funzionari psicologi, delle linee guida per l’ascolto del bambino testimone, che oltre a contenere le varie normative internazionali per la tutela dei minori, indica le modalità ottimali per l’ascolto del minore basate sulle più recenti  acquisizioni della scienza psicologica.


Tra le molte personalità intervenute al Convegno e alla tavola rotonda condotta da Bruno Vespa,  il presidente del Tribunale dei minorenni di Roma, Carmela Cavallo, che ha sottolineato l’importanza di “ascoltare il bambino con la mente e con il cuore” , di osservare e comprendere le sue emozioni e di usare nel dialogo il suo stesso linguaggio, verbale e non verbale, fosse anche un dialettale molto stretto. È infatti estremamente utile rilevare le capacità emotive e cognitive del soggetto e capire se in quel particolare momento sta rappresentando una realtà oppure come spesso fanno i bambini, la sta vivendo con molta fantasia. Per la Cavallo è altrettanto importante un ruolo della mediazione familiare sempre più volta a sensibilizzare e coinvolgere affettivamente le madri assenti e distaccate dai veri bisogni dei figli.

Di rilievo anche l’intervento del Direttore dell’ufficio Stampa della PS, secondo il quale i bambini stanno sviluppando sempre di più una conoscenza digitalica e se gli adulti vogliono continuare a dialogare con loro devono conoscere i loro bisogni, i loro desideri, il loro modo di esprimersi. Un’iniziativa in tal senso che ha avuto riscontro positivo è stata l’organizzazione da parte della Polizia di Stato di un concerto Rap Italiano per i giovani, durante il quale i loro idoli hanno narrato le vicende quotidiane.

E’ seguita la proiezione di un filmato realizzato per Rai3 Melevisione dalla scrittrice e sceneggiatrice Mela Cecchi, dove viene affrontato con i bambini e gli adolescenti il delicato tema degli abusi sui minori, sollecitando nel contempo le vittime di attenzioni sgradite da parte degli adulti, a trovare il coraggio di confessarle.

Il direttore centrale di sanità della Polizia di Stato, dr. Giovanni Cuomo, ha annunciato che oggi nell’Istituzione da lui diretta riveste grande importanza l’impiego di psicoterapeuti  sia come sostegno psicologico per gli operatori, sia per creare la giusta atmosfera  durante il  dialogo con i bambini abusati, o presunti tali: l’accoglienza empatica iniziale è, infatti, determinante per costruire un’alleanza proficua.

Tra le organizzazioni del terzo settore invitate al Convegno, anche la Onlus Bambino Oggi…Uomo Domani che da alcuni anni è impegnata con il progetto Genitori a…Scuola,  a favorire concretamente nelle scuole dell’infanzia, il dialogo genitori-figli-scuola.
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