Fratelli amici nemici

 

fratelli_amici_nemiciFratelli amici nemici. Sorelle amiche nemiche cosa possono fare i genitori?

 

Capita che, a volte, i genitori, inconsapevolmente, accentuino la rivalità fra fratelli e sorelle e quando ciò accade, il loro intervento avrà un peso nella formazione della personalità dei figli.

 

Mentre, il temperamento o il carattere di ciascuno, i rapporti tra genitori e tra genitori e figli, la differenza di età e le esperienze vissute insieme, influenzeranno la relazione tra fratelli e sorelle.

 

Appare chiaro che, fin quando il bambino è figlio unico gode di una relazione esclusiva con i genitori, non deve spartire il suo mondo con nessuno e si sente al centro dell’attenzione. La nascita di un fratellino o di una sorellina comporta inevitabilmente delle frustrazioni, ma per certi versi anche dei vantaggi quali per esempio, quello di sentirsi più grande, più forte, più competente.

 

Una sensazione che può mantenersi negli anni, tanto che alcuni primogeniti si ritengono in dovere-diritto di continuare per tutta la vita di guidare i fratelli minori, attendendosi in cambio un atteggiamento deferente e rispettoso.

 

D’altra parte i sentimenti del più piccolo verso il maggiore sono spesso ambivalenti: lo ammira e vorrebbe essere come lui, ma anche lo sfida nel tentativo di ribaltare le posizioni.

 

Fin verso i dieci anni di età la relazione attraversa, solitamente, un periodo di relativa tranquillità e anche se i fratelli litigano dipendono l’uno dall’altro. Un certo grado di rivalità e di aggressività sono naturali, inevitabili e gestibili. Con l’adolescenza le cose, quasi sempre, cambiano. I fratelli si fanno più critici, fanno confronti, frequentano loro pari e altre famiglie. Il minore potrebbe sentirsi tradito, mentre il maggiore potrebbe sentire la vicinanza del fratello come un ostacolo nella formazione di nuovi legami. Fratelli amici nemici sorelle amiche nemiche.

 

Il rapporto tra fratelli e sorelle è il rapporto familiare che di solito dura più a lungo e il più paritario, ma è anche il meno studiato.

 

Si distinguono rapporti di fedeltà a tutta prova che nascono solo in certe situazioni come nella storia di Hansel e Gretel, di rivalità fraterna che possono divenire distruttivi se alimentati, per esempio, da favoritismi dei genitori oppure da comportamenti provocatori da parte degli stessi fratelli e sorelle, e di solidarietà fraterna quando si prova un senso di vicinanza reciproca che induce a ricercare sostegno e comprensione presso i fratelli.

 

Premesso che odio e amore possono coesistere uno accanto all’altro in un delicatissimo equilibrio, quando il rapporto tra fratelli è improntato eccessivamente alla rivalità si pensa che dietro ci possano essere altri sentimenti o bisogni inespressi.

 

Quando il primogenito raggiunge il successo nella vita, infatti, potrebbe non rendersi conto dell’invidia e della gelosia che può generare nel fratello, il quale, dal canto suo, non pensa di esprimere i sentimenti che prova, percependoli magari, come un’ammissione di disadattamento.

 

Fratelli amici nemici, sorelle amiche nemiche: cosa possono fare i genitori?

 

I bambini hanno spesso motivi di rabbia e di risentimento nei confronti dei fratelli: accettare e riconoscere questa realtà, agevolare i bambini nell’esprimere i propri stati d’animo e le proprie preoccupazioni, non giudicare, né consigliare, ma dare risposte appropriate e fare risolvere a loro i litigi, gli permetterà di crescere con la responsabilità delle proprie azioni, di affrontare la realtà con maggiore serenità e di costruirsi sane relazioni affettive.

 

Forse è più facile a dirsi che a farsi, ma nel caso occorra, si può chiedere anche un piccolo aiuto. Comunichiamo PositivaMente

La Redazione

 

Fratelli amici nemici. Sorelle amiche nemiche cosa possono fare i genitori?

 

I commenti sono chiusi.