Ottimismo uguale felicità

carl_rogers, ottimismo, felicitaVedere il bicchiere mezzo pieno, Ascoltare EmpaticaMente per Comunicare PositivaMente pensieri, stati d’animo, emozioni, aiutano a stare bene con se stessi e con gli altri.
Malattie, lutti, povertà e separazioni mettono a dura prova il benessere psicofisico anche a chi tendenzialmente è ottimista. Sembra invece, che l’ottimismo, quell’atteggiamento positivo che si manifesta nel modo di sentire, pensare e di vivere contraddistinto dalla positività, può venir meno solo parzialmente quando si attraversano difficoltà.

Entrambe le posizioni contengono del vero, perché possono accadere eventi che scoraggiano anche i più ottimisti e altri  che gettano nello sconforto totale a prescindere dalla loro gravità.

Il saper vedere come nel classico del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, determina i modi di agire e i comportamenti con gli altri, e vedere il bicchiero mezzo pieno permetterebbe di raggiungere più facilmente il benessere psicofisico e la felicità.

Se siamo soddisfatti della nostra vita, abbiamo una buona autostima, siamo ottimisti e potremo avere molte più probabilità di restare in buona salute, di avere successo nel lavoro e nelle relazioni interpersonali. In pratica saremo essere capaci di saper scegliere la strategia più efficace per realizzare progetti, raggiungere obiettivi, affrontare nel miglior modo le prove che pone la vita anche quelle più dure. Comportamenti positivi che possono arginare e rendere meno vulnerabili anche alla rabbia, all’ansia, alla depressione.

Carl Rogers (nella foto) psicologo statunitense fondatore della psicoterapia all’interno della corrente umanistica della psicologia, sosteneva che tutti hanno le capacità di autodeterminazione, utili a determinare il proprio comportamento per migliorarlo. Fefinì tale processo tendenza attualizzante e consiste nella volontà naturale di vivere, perfezionarsi, preservarsi e modificarsi.

La felicità dunque sarebbe a portata di mano e nelle mani di ognuno di noi se sapremo scovare il lato positivo anche quello più piccolo e nascosto, che possa aiutare a non essere sopraffati dal negativo. Avere uno spiccato pensiero  volto all’ottimismo è determinante per fiorire, per rinascere  (flourishing – Keyes e Haidt, 2003) imparando per esempio ad Ascoltare EmpaticaMente e a Comunicare PositivaMente.

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