Emozioni migliori alleate o peggiori nemiche

 

Emozioni migliori alleate o peggiori nemiche

Chiunque sa cosa sia un’emozione finché non gli si chiede di definirla. Nella storia dell’uomo le emozioni hanno spesso ricoperto un ruolo secondario di ostacolo alla ragione ritenuta l’unica in grado di elevare un essere umano. Sono state materia di filosofi, letterati, artisti, teologi, che le relegavano in un mondo di passioni, rabbia, gelosia. Negli ultimi decenni fortunatamente sono diventate oggetto di ricerche psicologiche e scientifiche. Paul Ekman è considerato il pioniere nel riconoscerle attraverso le espressioni e micro espressioni facciali. I suoi quarantennali studi hanno suscitato interesse e divulgazioni internazionali imprevedibili. Le emozioni sono oggi considerate la nuova frontiera conoscitiva dell’essere umano ancora inesplorata e da esplorare. Emozioni migliori alleate o peggiori nemiche?

 

Risultati degli studi

Gli esperimenti di Paul Ekman dimostrarono che quattro emozioni, che definì primarie, erano universali, innate nella specie umana e animale: rabbia, tristezza, paura, gioia. Definì anche quattro emozioni secondarie che scaturivano dalla combinazione con le primarie. Si sviluppano con la crescita, l’interazione sociale, gli usi e consuetudini del contesto in cui si vive: noia, senso di colpa, disgusto, vergogna.

 

Il grande potenziale delle emozioni

Le emozioni possono fornire importanti informazioni su noi stessi, sugli altri e su noi insieme agli altri. Sono come una bussola che può orientarci nella vita. Possono essere le migliori alleate o le peggiori nemiche. Per questo è importante saperle riconoscere, comprendere cosa ci stanno segnalando per poi gestirle appropriatamente. Per esempio riconoscendo la causa della paura o della rabbia si potrebbe evitare che si trasformino in panico o in violenza contro se stessi o gli altri. Ogni giorno le persone litigano tra loro spesso per questioni futili. A volte, infatti, può essere complicato individuare e comprendere perfino un comportamento naturale quale una semplice richiesta di attenzione.

 

Come allearsi con le emozioni?

La soluzione, come noto, è l’acquisizione delle abilità chiave per la vita indicate nel Documento WHO’93 Skills for Life School diramato dall’O.M.S. Un nucleo di 10 abilità suddiviso in emotive, sociali, cognitive. Abilità chiave che ciascun adulto, a partire da genitori e insegnanti, dovrebbe acquisire per utilizzarle per sé e trasmetterle alle giovani generazioni. Nelle scuole di ogni ordine e grado andrebbe inserita la materia specifica e l’insegnante specializzato nella formazione alle Skills. Sono abilità utili a sviluppare l’Intelligenza Emotiva necessaria ad accordare la parte emotiva e cognitiva del cervello per trasformare la conoscenza in sani comportamenti. Solo questa formazione potrà permettere alle emozioni di essere le migliori alleate e non le peggiori nemiche.

 

Orietta Matteucci

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