Figli maleducati ecco cosa fare

 

Figli maleducatiFigli maleducati. Ecco cosa fare: dire la verità, ascoltarli senza pregiudizi, concordare regole e saper dire “no”

 

Parlando di figli maleducati e della mala educazione sempre più diffusa in ogni parte,  gli esperti, quasi in un coro unanime, sostengono che i genitori indaffarati, presi dalle mille incombenze quotidiane, assenti per molte ore dalla famiglia, diventano incapaci di porre regole, limiti  e di dire “no”, sono indulgenti con se stessi e con i figli arrivando perfino a protestare contro gli insegnanti.

 

Cosa succede? Basta osservare i bambini che escono come imbizzarriti dalla scuola determinati a ottenere gli oggetti dei loro desideri dai genitori, peraltro già arresi a concederli. Basta osservare anche quando questi bambini non giocano a uno stesso gioco per più di 10 minuti, quel gioco che magari hanno voluto ad ogni costo perché pubblicizzato dalla TV o perché gli amichetti ce l’avevano già, oppure ancora quando si rimpinzano di dolci, patatine ecc.

 

Urla, schiamazzi, capricci, scorribande e parolacce, muri imbrattati, atti vandalici, ormai avvengono ogni giorno ovunque e con grande disagio e indignazione da parte di chi li vede e di chi, invece, educa i propri figli al rispetto.

 

In passato si cresceva sotto il segno del “devi”, le regole erano dettate in modo autoritario, di certo una modalità discutibile, ma si sapeva bene cosa era buona educazione fare e cosa non lo era.

 

Oggi tutto è possibile, non si vuole rinunciare a niente, le strategie di marketing e programmi televisivi offrono modelli di comportamento e oggetti di consumo che sembrano soddisfare ogni bisogno, ma in realtà non è così, perché poi lasciano la persona in uno stato di perenne insoddisfazione.

 

Genitori, consumismo, TV sembrano dunque uniti nella “mala educazione”, un fenomeno che riguarda tutti, perché i bambini crescono e diventano adolescenti disorientati o problematici, bulli violenti e pericolosi e altro ancora.

 

In questo stato di cose dove sembra regnare la confusione appare chiaro che i genitori dedicano poco tempo all’educazione dei figli e anziché trascorrerlo ad ascoltare i loro bisogni, desideri, progetti, cedono ai capricci o li “affidano” a TV, tablet, playstation, con il risultato di perderci in stima e in autorevolezza.

 

Oggi il genitore, forse memore dei danni prodotti da un’educazione autoritaria, diventa permissivo, rinunciando di fatto ad essere l’adulto di riferimento.

 

La mancanza di regole e di desideri proietterà, infatti, i bambini di oggi in un mondo di adulti che hanno difficoltà a crescere, incapaci di gestire il conflitto generato da un “no” alle loro richieste.

 

Questi adulti non cresciuti, a volte, si trovano anche a chiedere ai figli di essere amati e rassicurati sul ruolo di madri e padri. Ed è sempre più diffusa la tendenza tra i genitori separati, a raccontare ai figli avventure e disavventure amorose come in un clima di complicità tra amici. Tale clima non può che spiazzare i ragazzi i quali potrebbero anche adottare comportamenti trasgressivi con l’intento di risvegliare la funzione del genitore adulto e responsabile che sa porre limiti e regole e assumersi la responsabilità di dire un “no”.

 

Infine, ultimo in ordine, ma non in importanza, se un figlio va male a scuola capita che il genitore viva il fallimento come suo, rispetto alle proprie aspettative, come una ferita alla propria immagine con il risultato di allearsi con il figlio contro gli insegnanti rompendo quel patto di fiducia che nel passato legava genitori e insegnanti.

 

Figli maleducati: ecco cosa fare

 

Appare chiaro che i figli hanno bisogno di vedere in entrambi i genitori forza e coerenza. Quindi è importante dire la verità, ascoltarli senza pregiudizi, concordare regole e saper dire di “no” con chiarezza motivandone i divieti. Naturalmente qualche piccola trasgressione dovrà essere tollerata, perché aiuterà a diventare grandi, a rendersi indipendenti, a comprendere che i genitori non sono onnipotenti.

 

Complicato? Forse si, ma di certo possibile come rilevato dai risultati del progetto “Comunichiamo PositivaMente” che la Onlus Bambino Oggi…Uomo Domani ha in atto da diversi anni nelle scuole.

 

Orietta Matteucci

 

Figli maleducati. Ecco cosa fare: dire la verità, ascoltarli senza pregiudizi, concordare regole e saper dire “no”

 

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