Minori insensibili e violenti? Sono il risultato di una mancanza di educazione all’empatia

 

I diversi casi di cronaca nera originati da giovanissimi andrebbero affrontati con precisi progetti educativi.

 

Studi scientifici a livello internazionale hanno rilevato che minori insensibili e violenti sono il risultato di carenze affettive fin dalla nascita e della mancanza in particolare di educazione all’empatia, una delle abilità chiave per la vita.

 

In diversi Paesi, per esempio in Danimarca, l’insegnamento precoce ai bambini di tali abilità emotive, sociali e cognitive e il perché esistono leggi e il perché bisogna rispettarle, si sta dimostrando efficace anche contro il bullismo e verrebbe da chiedersi: perché in Italia non ce ne occupiamo a sufficienza?

 

Lavorare sulle abilità chiave per la vita il cui nucleo è stato indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel Documento WHO’93 significa sviluppare l’Intelligenza Emotiva e trasformare la conoscenza in sani comportamenti. Abilità chiave, quelle competenze trasversali di cui ciascun individuo adulto dovrebbe avere la padronanza per utilizzarle per sé e per trasmetterle alle giovani generazioni già dalla prima infanzia.

 

Per costruire relazioni gratificanti con il partner, i figli, i colleghi, le altre persone, gli esseri animali e il Pianeta che ci ospita, è utile saper ascoltare empaticamente e comunicare efficacemente. Le emozioni dirigono i nostri comportamenti e possono essere le migliori alleate o le peggiori nemiche quando comunichiamo. Imparare a conoscere le emozioni fin dalla prima infanzia significa poter disporre di un patrimonio di ricchezza straordinaria, a vantaggio nostro e della collettività, imparare ad agire per scelta e a sconfiggere l’insensibilità e la violenza.

 

L’ignoranza è la radice di tutti i mali, l’educazione è l’arma più potente che abbiamo per cambiare il mondo. Usiamola! sosteneva Nelson Mandela

 

In famiglia e a scuola, l’educazione alla socialità, all’affettività viene, per lo più, demandata alla buona volontà di genitori e insegnanti, a volte, in pochi ritagli di tempo. Meriterebbe, invece,  di  entrare a pieno diritto nei programmi scolastici offrendo a genitori e insegnanti – in collaborazione – l’opportunità di acquisire le capacità chiave per la vita, da trasmettere poi ai bambini e ai giovani. Come nel classico prendere due piccioni con una fava: dare uniformità ai messaggi educativi  e orientare il dialogo famiglia scuola oltre il conflitto. Minori insensibili e violenti? Sono il risultato di una mancanza di educazione all’empatia!

 

Orietta Matteucci

 

 

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